Latte a colazione: come sostituirlo?
Quello del latte è un problema sentito soprattutto in Italia, o in alcuni paesi europei (ad esempio in Svezia, si consuma molto più latte che in Italia…). Probabilmente in passato ci facevamo meno caso, ma non sono poche le persone che a causa dell’intolleranza al lattosio, carboidrato presente nel latte, non riescono a berlo.
Per molti è un problema, perché pur manifestando gonfiore e disconfort intestinale non vogliono abbandonare questa abitudine, tipicamente italiana.
Ma ci sono alternative?
Anzitutto partiamo da un assunto fondamentale: le proteine del latte, in particolare nella frazione del siero (della quale non a caso il latte umano è ancora più ricco di quello di mucca) hanno il più alto valore biologico in assoluto, dunque è a questo che un sostituto del latte, dal punto di vista nutrizionale dovrebbe avvicinarsi. Ecco 5 possibilità.
Latte delattosato. Viene prodotto facendo passare il latte attraverso una batteria contenente lattasi, l’enzima che metabolizza il lattosio (l’intolleranza deriva dal deficit parziale o totale di questo enzima), cosicchè i quantitativi di lattosio sono molto bassi; ci sono intolleranti che hanno problemi anche per piccoli quantitativi, ovviamente il prodotto non è gradito ai vegani.
Latte di soia. In quanto a proteine ha un valore biologico paragonabile alle proteine animali, sicuramente inferiore alle proteine del latte specialmente a quelle del siero. Ovviamente non contiene lattosio ed è di origine vegetale. Contiene fitoestrogeni che per un uomo, se assunti regolarmente, possono essere negativi per il rapporto con il testosterone (ma dipende anche dalla quantità assunta). Da considerare che il latte di soia è un prodotto industriale, quindi subisce dei processi di lavorazione che, fra l’altro, danno difformità di prodotto, ovvero i valori nutrizionali, specie nel contenuto di carboidrati possono variare molto, dunque fate attenzione a questo aspetto.
Latte di mandorla. In questo caso le proteine sono di valore biologico ancora più basso, e ci allontaniamo molto dal latte. Richiede processi meno laboriosi del latte di soia e non contiene fitoestrogeni, e ha un contenuto mediamente più alto di vitamine.
Latte di riso. Per quel che riguarda le proteine sicuramente il prodotto peggiore. Onestamente mi sento di sconsigliarlo in quanto non possiede quasi nessuna delle qualità positive del latte. Meglio, magari alternandole, le due alternative vegetali precedenti.
Altre possibilità sono l’orzo ed il thè. Il primo è solo una fonte di carboidrati quindi non ha gli stessi nutrienti, il secondo non contiene macro (proteine, carboidrati e grassi).
Infine, prendete in considerazione l’uso di proteine in polvere (la scelta può svariare dal siero del latte alla soia, dal petto di pollo all’uovo) da sciogliere in acqua. Non ci sarà lattosio ed è facile ottenere un ottimo apporto proteico che non può mancare ad inizio giornata!