Coppettazione: l’antica tecnica cinese che ha conquistato Phelps e gli atleti di Rio

26 Settembre 2016

Se avete guardato le Olimpiadi di Rio, ci avrete fatto caso: Micheal Phelps aveva dei grandi (e inquietanti) cerchi rossi sulla schiena. Anche altri atleti, soprattutto americani, ce li avevano in altre parti del corpo. Prima di loro,a nche alcuni divi di Hollywood, come Gwyneth Paltrow, avevano mostrato gli stessi segni. Non sono succhiotti (peraltro enormi), ma qualcosa di simile: sono il risultato della coppettazione (o cupping therapy), una antica forma di medicina cinese molto simile all’agopuntura – si stima possa risalire al 3.000 a.C.

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Come si fa

È una tecnica che si effettua con apposite coppette di vetro dal diametro di 5 cm, all’interno delle quali viene introdotta una fiammella che brucia l’ossigeno e crea un “vuoto”. Fatte poi aderire su zone specifiche del corpo (spesso corrispondenti a punti dell’agopuntura), le coppette provocano una sorta di risucchio che produce effetti terapeutici, richiamando sangue alla pelle e migliorando la circolazione.

Chi la usa?

La coppettazione – scrive Focus – “viene utilizzata dagli atleti per alleviare i dolori muscolari dovuti agli intensi allenamenti e allo stress delle competizione. Non è l’unica tecnica di recupero della fatica sportiva, naturalmente. Ci sono anche massaggi, saune, bagni di ghiaccio e fasce di compressione, ma secondo il ginnasta statunitense Alex Naddour la coppettazione è stato il trattamento più efficace per togliere il dolore muscolare”.

Il vuoto

Per creare il vuoto nelle coppette si può procedere in due modi: o attraverso il calore di una fiamma o meccanicamente. “Il primo metodo – leggiamo sempre su Focus – è il più antico e l’unico utilizzato fino a qualche anno fa e consiste nell’introduzione nella coppetta di un fiammifero acceso per alcuni decimi di secondo, in modo da determinare la fuoriuscita dell’aria formando appunto un vuoto, dopodiché si applica immediatamente la coppetta sulla cute. Utilizzando invece il metodo più moderno, è necessario disporre di un apposito strumento meccanico da applicare alla coppetta mediante una valvola; una volta fissata sulla pelle, si aziona la leva dello strumento per attirare l’aria contenuta all’interno della coppetta creando così il vuoto. In tal modo la cute viene attirata nella coppetta (come ben si vede nella foto qui sotto) e la sua risalita è tanto maggiore quanto più si agisce sulla leva dello strumento. Quando la coppetta è fissata alla cute, si stacca lo strumento dalla coppetta lasciando questa sulla pelle per il tempo stabilito”.

 

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Benefici

Intervistato da Starbene, il professor Minelli dell’Università di Milano ha spiegato che «Il vuoto riattiva la circolazione, facilita lo smaltimento di acido lattico e altre tossine migliorando l’irrorazione, eliminando contratture muscolari e dolori alle articolazioni. Dà una sferzata anche alla circolazione linfatica, facilitando il riassorbimento degli edemi legati ai microtraumi sportivi. Se la coppetta viene applicata su precisi punti dell’agopuntura, può addirittura assicurare una sorta di doping naturale: fatta aderire ai glutei, per esempio, rende più fluido il movimento dell’articolazione dell’anca».

Benefici/2

La cupping therapy non garantisce benefici solo agli atleti: è efficace per disturbi come artrite, artrosi e reumatismi. Un recente studio della Northearstern University di Boston – si legge sempre su Starbene – ha dimostrato che è un’ottima cura in caso di lombalgie croniche, perché allevia il dolore e migliora la capacità di movimento. «Grazie alla sua azione decontratturante, è ideale anche per il mal di testa tensivo e la bronchite: applicata su dorso e torace, la coppetta combatte il catarro», dice Minelli. Per un problema acuto in genere bastano 2-3 sedute, per quelli cronici si arriva a 12 (40-60 € a seduta). Rivolgiti a medici, infermieri o fisioterapisti esperti.
L’effetto terapeutico è efficace solo contro il dolore (soprattutto dopo una botta o dopo colpi di freddo) e il trattamento non è doloroso, ma soltanto un po’ fastidioso: la sensazione che si prova nella zona sottoposta al sottovuoto è di pressione e calore; i segni che le coppette lasciano sulla cute sono un po’ inquietanti, ma non fanno male. E una volta che le coppette vengono tolte (di solito dopo 10 minuti), la sensazione di calore rimane per un po’. “Tuttavia – conclude Focus – la coppettazione non ha una base scientifica e le prove che sia efficace sono molto deboli”.

Phelps però intervistato a tal proposito da Fabio Fazio ha spiegato che lui gli effetti della coppettazione li avverte, soprattutto l’antica tecnica lo aiuta contro i dolori alle spalle di cui soffre (l’avreste mai detto?).

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