Interazione tra Alcool e farmaci: tutto quello che devi sapere

23 Settembre 2015

Quante volte ti sei chiesto se dopo aver preso un’aspirina o un antidolorifico potevi bere un bicchiere di vino? Non è una donanda peregrina: l’alcol è la sostanza psicoattiva – cioè in grado di alterare le facoltà mentali – più consumata nei paesi industrializzati.

Il sito PharmaWizard riporta le più comuni interazioni tra alcool e farmaci.

L’alcol, ad esempio, può aumentare il rischio di lesioni alla mucosa gastrica (ulcere). Per questo motivo se assunto assieme a farmaci “aggressivi” per lo stomaco come ad esempio i FANS, possono dar luogo ad emorragie. Queste emorragie possono risultare molto prolungate, proprio perché l’alcol possiede proprietà anticoagulanti.

Il consumo di alcol è molto sconsigliato poi se si assumono farmaci che deprimono l’attività del Sistema Nervoso Centrale (SNC)come ansiolitici, ipnotici, oppioidi, antistaminici ecc. L’alcol infatti, essendo esso stesso un depressore del SNC, se assunto insieme a questi farmaci ne potenzia l’effetto depressore mettendo in serio rischio la salute del paziente.

L’alcol inoltre non dovrebbe essere assunto quando si stanno utilizzando farmaci (di uso molto comune) a base di paracetamolo: l’uso congiunto potrebbe essere potenzialmente tossico per il fegato.

Va dunque detto che il consumo di alcol può modificare in maniera importante l’azione dei farmaci assunti; ciò dipende molto dalle quantità di alcol. Si legge sempre su Pharamwizard:

I pazienti che consumano alcol in maniera cronica, subiscono una “induzione enzimatica”: si tratta di una trasformazione del nostro metabolismo per la quale quando una sostanza viene assunta regolarmente dal nostro corpo, gli enzimi che la dovrebbero scomporre vengono “indotti” ad aumentare, rendendo sempre meno efficacie quella sostanza. In termini più comuni si parla di assuefazione.

Ora, l’assuefazione da alcol può rendere meno efficaci anche altre sostanze come la wafarina alcuni anti diabetici orali e la rifampicina. Gli alcolisti in genere presentano resistenza a questi farmaci e, per questo motivo, al fine di ottenere gli effetti desiderati si ha necessità di aumentare il dosaggio, una pratica che può avere conseguenze, anche gravi, per la salute del fegato (cirrosi epatica).

Il consumo acuto, ma occasionale invece produce una inibizione dell’azione di certi enzimi coinvolti nella “biotrasformazione” (assorbimento) di certe sostanze farmacologiche.

Il risultato? L’effetto di medicinali contententi benzodiazepine, fenobarbitale, fenitoina, clopromazina, clometiazolo e ciclosporina aumenta e si prolunga, ma aumenta anche la possibilità che si verifichino effetti avversi. Se volete essere sicuri che un farmaco non abbia effetti collaterali avversi consultate sempre un medico, oppure verificate quali interazioni possa avere attraverso Pharmawizard.

Ed ecco l’elenco delle principali interazioni tra alcool e farmaci (dal sito Pharmawizard)

Possibile interazione Possibile conseguenza
Alcol-Acido acetil salicilico Maggiori rischi di lesioni alla mucosa gastrica e epatotossicità
Alcol-paracetamolo Rischio di epatotossicità
Alcol-oppioidi Rischio di depressione respirataria del SNC
Alcol-Antistaminici Alterazione significativa della funzione motoria
Alcol-Barbiturici Potenzia l’effetto depressore del sistema nervoso centrale
Alcol-Benzodiazepine Potenzia l’effetto depressore del sistema nervoso centrale
Alcol-antidiabetici Possibile rischio di ipoglicemia
Alcol-Cefalosporina (cefamandol, cefoperazone, cefotetan) Effetto dell’antabuse
Alcol-Cimetidina Rischio di intossicazione etilica
Alcol-Fenitoina Aumentano i livelli sierici di fenitoina, con il rischio di tossicità
Alcol-Fenobarbitale Aumentano i livelli sierici di fenobarbitale, con il rischio di tossicità
Alcol-Ketoconazol Effetto dell’antabuse e rischio epatotossicità
Alcol-Metronidazolo Effetto dell’antabuse
Alcol-Penicilina G
Alcol-Rifampicina
Diminuzione dell’azione farmacologica della penicillina rifampicina
Alcol-Warfarina Diminuzione dell’azione faramcologica della Wafarina