La camminata sportiva nel verde fa bene al cervello
Passeggiare nel parco? È davvero rilassante e ha effetti benefici come sembra.
Una nuova ricerca di un dottorando della Stanford University ha scoperto che le persone che avevano camminato attraverso un bel prato del campus erano più attente e allegre, rispetto a un altro gruppo che aveva camminato per la stessa quantità di tempo su una superstrada trafficata. I partecipanti hanno camminato al proprio ritmo e senza musica o compagnia. Dopo la passeggiata, ogni volontario è andato in laboratorio per rispondere a un questionario e per una scansione del cervello, per determinare i livelli di felicità e di attenzione in seguito all’esercizio.
Non sorprende che camminare lungo la superstrada non lenisce le menti dei volontari, ma passeggiare nella natura mostra invece degli evidenti miglioramenti della salute mentale. Coloro che avevano camminato nel campus di Stanford avevano un minore flusso di sangue nella corteccia prefrontale subgenuale, la parte del cervello che gestisce il pensiero ripetitivo e le emozioni negative, che invece rimaneva attiva in coloro che camminava lungo la strada.
L’autore dello studio, Gregory Bratman, ha dichiarato al New York Times che questi risultati “suggeriscono fortemente che uscire negli ambienti naturali” potrebbe essere un mezzo facile e conveniente per la gente di città per migliorare l’umore. Bratman ha sottolineato, tuttavia, che questo studio è solo l’inizio e più ricerca deve essere fatta per determinare quanto tempo nella natura ci fa stare bene e che cosa esattamente della natura ha questo effetto miracoloso.
Quanto dobbiamo camminare a piedi ogni giorno?
Movimento e l’esercizio fisico possono avere un notevole impatto positivo sulla salute fisica e mentale di una persona. Gli esperti (e i fit tracker) incoraggiano in genere le persone a camminare per 10.000 passi al giorno, che è circa cinque miglia. Secondo la Mayo Clinic, regolare camminata veloce, tra le altre cose, può aiutare a mantenere un peso sano, migliorare l’umore, migliorare la coordinazione e l’equilibrio.