Magnesio e potassio: perché usarli, quando e a cosa fare attenzione
Stanco e spossato? La pubblicità non ha dubbi: devi assumere un integratore a base di magnesio e potassio. E in parte è vero: qesti due elementi aiutano. Ma non sempre. Perché ci sono alcune forme migliori di altre (ma questo la pubblicità si guarda bene dal dirlo). Vediamo un po’…
Perché usarli (in sintesi)
Il magnesio è fondamentale per la stabilità della molecola dell’ATP, dunque ogni volta che pensi all’energia, sia fisica che mentale, senza saperlo pensi al magnesio. Che serve da coenzima per varie reazioni e favorisce il sonno.
Il potassio invece è lo ione più abbondante all’interno delle cellule, fondamentale per la trasmissione nervosa e contrazione cardiaca.
Come usarli, le formulazioni migliori
Specialmente il primo, essendo uno ione bivalente, ovvero con 2 cariche (positive nel caso specifico), non viene assimilato dal nostro organismo in maniera efficiente (così come succede anche a ferro, calcio e zinco). Dunque deve essere messo nelle condizioni migliori per essere assorbito, ovvero legato ad una molecola organica, pertanto le forme migliori di magnesio e potassio sono quelle di sali organici come carbonato, aspartato, citrato. La migliore in assoluto è il pidolato a causa della grandezza della molecola (in alcune formulazioni vengono utilizzate delle miscele di tali sali).
Il cloruro invece, nonostante il nome invitante, non è biodisponibile, quindi meglio preferirgli i sali di cui sopra. Infine un consiglio, specialmente per il magnesio: non serve assumerlo durante l’attività fisica, perché l’assorbimento sarebbe scarso, meglio assicurarsi di averne delle scorte adeguate.