Probiotici: fanno davvero bene contro ansia e depressione?

19 Giugno 2015

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo sui probiotici per dare conto dello studio secondo cui l’utilizzo di certi probiotici avrebbe effetto (positivo) contro ansia e depressione. Per completezza dell’informazione, vi riportiamo la disamina di quello stesso studio fatta da Examine.com, di solito molto preciso e attendibile.

Ebbene, secondo Examine lo studio potrebbe essere veritiero, ma è presto per mostrare entusiasmo: le prove che i probiotici aiutino a risolvere i problemi dell’umore sono ancora in parte da verificare. Ma qualche motivo per essere allegri c’è. Ecco una sintesi dell’articolo.

1. La buona notizia. È plausibile che assumere specifici integratori a base di probiotici sia associato con un minor rischio di depressione in futuro: ci sono diversi meccanismi con i quali il microbioma intestinale può influenzare vulnerabilità alla depressione.

2. E quella brutta. Lo studio però prende in considerazione un campiona troppo piccolo e la diversità limitata per età, genere, e etnia rende difficile generalizzare.

3. I probiotici di diversi tipi messi assieme potrebbero offrire più vantaggi rispetto ai ceppi singoli in alcuni, ma non tutti casi.

4. Questo studio ha reclutato uomini e donne, anche se le donne erano prevalenti (80%) e i risultati non sono stati elencati separatamente per sesso. Altri studi che utilizzano integratori probiotici hanno trovato che i probiotici su uomini e donne non hanno sempre lo stesso effetto, anche a causa delle differenze ormonali tra loro.

5. Altra buona notizia. Precedenti ricerche utilizzando lo stesso integratore hanno mostrato miglioramenti anche dell’emicrania e un certo numero di specie utilizzate in questo prodotto (ma diversi ceppi) hanno mostrato effetto ipocolesterolemizzante e miglioramento della funzione immunitaria.

6. Lo studio ha dimostrato che gli individui sani che consumano un probiotico multispecie per quattro settimane mostrano una riduzione nei punteggi di reattività cognitive, che sono un indicatore di vulnerabilità alla depressione. Ma potrebbe anche provare l’efficacia dei probiotici multiceppo contro i probiotici di singole specie.

L‘articolo intero è disponibile in inglese qui