Carnosina o beta alanina? Qual è meglio?

La carnosina è il principale tampone a livello muscolare ed un buon antiossidante dunque, bisogna considerare il motivo per il quale si vuole integrare questa sostanza, prima di scegliere in quale forma assumerla: carnosina o beta alanina?

Carnosina: due buoni motivi per assumerla
1. La carnosina migliora la performance atletica

Neutralizzando gli ioni idrogeno provenienti dall’acido lattico fa sentire più tardi il tipico bruciore e quindi prolunga l’attività fisica performante, ritorna anche utile l’azione antiossidante in quanto durante l’attività fisica, specialmente aerobica, si producono molti radicali liberi. In questo caso è meglio assumere la beta­alanina, che viene assimilata ed assorbita più facilmente nei muscoli, una volta in essi insieme all’istidina (della quale i muscoli sono particolarmente ricchi) diventa carno.

Si dovrebbero fare dei cicli di 4 settimane di utilizzo, in quanto la beta­alanina si accumula nei muscoli, poi 4 settimane senza in modo da sfruttare l’accumulo, oppure utilizzata on demand in dosi più levate.

Piccole effetto collaterale, con dosi soggettive e di solito superiori al grammo, è il prurito ed il rossore che spesso non si manifestano dopo le prime assunzioni, da sottolineare che a parte a parte il fastidio la cosa non ha alcuna conseguenza

2. La carnosina un ottimo antiossidante

A livello generale, quindi in riferimento a tutti i tessuti, anche il sangue e le arterie ad esempio. Per questo utilizzo però è meglio assumere direttamente la carno in quanto non tutti i tessuti posseggono riserve di istidina; la carnosina risulta meno biodisponibile, ma in questo caso la scelta della beta-alanina non sarebbe praticabile. D’altra parte si potrebbero considerare altri antiossidanti più efficaci e biodisponibili, personalmente considero più valida la prima opzione.

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Carnosina: un integratore contro l’invecchiamento secondo la scienza

Carnosina: un integratore contro l'invecchiamento secondo la scienza

È possibile che una sostanza riesca a fermare e ridurre l’invecchiamento? Per quanto possa sembrare incredibile lo pensano diversi medici e scienziati, tra cui il Dr. Oz, molto popolare negli Stati Uniti,  fortemente convinto che la carnosina potrebbe decretare la “fine della vecchiaia”. È una metafora, naturalmente, per riassumere i benefici di questo potenete (e abbastanza economico) anti-ossidante.

Ma sono molti i medici secondo cui la L-carnosina inverte il processo di invecchiamento sia a livello di sistema che di organi, con un effetto molto evidente sull’energia, salute, lucidità del pensiero e l’aspetto della pelle e dei capelli. Possibile?

Come funziona

Per comprendere il potere sorprendente della carnosina, bisogna partire dal limite di Hayflick. Il limite Hayflick (dal nome del medico che l’ha scoperto circa 40 anni fa) si riferisce a come le nostre cellule possono dividersi solo un numero limitato di volte durante la nostra vita. In età adulta, le nostre cellule, nel complesso, hanno utilizzato la metà delle loro divisioni di vita. Entro la metà della vita, le nostre cellule hanno solo circa il 20-39% del totale delle loro divisioni a disposizione. Quando le cellule smettono di dividersi, entrano uno stato chiamato “senescenza” – il passo finale prima della morte. Le cellule senescenti sono vive, ma non possono più dividersi. Essi mostrano tutti i segni indesiderati di vecchiaia (per esempio, le rughe della pelle). Tutto chiaro fin qui?

Le cellule vicine alla senescenza, sono molto più sensibili alle Forme irregolari a un calo di funzionalità e al cancro. Fino a poco tempo, tutto questo era stato pensato fosse irreversibile. Ed è su questo che lavora la medicina anti-aging.

Studi ed esperimenti

La carnosina è una combinazione naturale di due aminoacidi, beta alanina e istidina. I livelli di carnosina nel nostro corpo paiono direttamente connessi con la durata e la qualità della nostra vita. Ma i livelli di L-carnosina precipitano con l’avanzare dell’età. Ecco perché il Dr. Oz e altri ritengono che l’integrazione possa essere uno dei modi più potenti per portare indietro il tempo. La scienza supporta questa affermazione, anche se – è bene precisarlo – sono necessari più studi per supportare tutte queste affermazioni ottimistiche.

Una serie sorprendente di esperimenti in Australia ha dimostrato che la carnosina ringiovanisce le cellule di invecchiamento. Ricercatori australiani hanno trasferito cellule senescenti in un terreno di coltura contenente carnosina. E le cellule trasferite mostrato un aspetto ringiovanito e una maggiore capacità di dividersi. Quando ricercatori hanno preso cellule “vecchie” (che erano già passate attraverso 55 divisioni) e trasferite su un supporto di L-carnosina, le cellule sono sopravvissute fino a 70 più divisioni. Al contrario, le cellule non trasferite nel terreno di coltura della L-carnosina sono sopravvissute solo da 57 a 61 divisioni. Ancora più impressionante, la durata della vita delle cellule è aumentata del 300%! Le cellule trasferite nella L-carnosina hanno vissuto 413 giorni, mentre le altre cellule hanno vissuto solo 126-139 giorni.

In un altro studio russo sui topi, quelli a cui era stata data L-carnosina hanno guadagnato il ​​doppio di probabilità di raggiungere la loro massima durata di vita. La carnosina ha anche fatto sembrare i topi più giovani. Il 44% dei topi trattati con carnosina apparivano più giovani e avevano il pelo lucido anche durante l’invecchiamento, rispetto a solo il 5% dei topi non trattati!

Questi studi hanno generato un certo entusiasmo nella comunità scientifica e sebbene servano più prove del miracolo carnosina, ci sono molte speranze sul fatto che possa aiutare a prevenire l’Alzheimer: la carnosina può ridurre o prevenire i danni cellulari causati da beta amiloide, un importante fattore di rischio di Alzheimer, perché danneggia nervi e le arterie nel cervello.

Chi deve usarla?

La L-carnosina è ampiamente disponibile nei negozi di alimenti naturali e on-line. La maggior parte degli esperti concordano sul fatto che persone diverse hanno bisogno di diverse quantità di L-carnosina. Secondo Jon Barron, fondatore di Baseline of Health Foundation, “Più si invecchia, più è necessaria. E se seguite una dieta prevalentemente vegetariana, ne avete più bisogno. Se siete diabetici, o semplicemente avere problemi con lo zucchero nel sangue, avete bisogno di più. Penso che molte persone dovrebbero prenderne almeno 500-750mg al giorno”.

Qui invece trovate un video (in inglese) dove il Dr Oz spiega perché crede nella carnosina.

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Carnosina: un integratore contro l’invecchiamento secondo la scienza

Carnosina: ecco a cosa serve secondo il Dr Kyriazis

In un’intervista rilasciata a ImReview, il dottor Michael Kyriazis spiega chi dovrebbe prendere la carnosina e a che serve. Il suo parere è particolarmente autorevole perché è stato uno dei primi medici a usarla ed è considerato tutt’oggi uno dei maggiori esperti di medicina antiaging al mondo.

La prima persona che ha preso la carnosina sotto la mia guida la prende ancora oggi, cinque anni più tardi, e tutti dicono che sembra più giovane. Non ha un solo capello bianco anche se ha sui 48 o 49 anni. Ciò corrisponde a esperienze che abbiamo avuto con altri pazienti. In altre parole, l’assunzione di carnosina corrisponde a un aspetto più giovane. I capelli crescono meglio, e rimangono del loro colore, e non ingrigiscono. Molte persone raccontano anche di maggiore energia. Le prestazioni mentali, memoria e altre funzioni cerebrali migliorano”.

“Ma dico sempre alla gente che gli effetti della carnosina non si notano subito. È qualcosa che funziona all’interno del corpo a lungo termine, in più di dieci o venti anni per prevenire tutti i diversi processi legati all’età e i danni dell’invecchiamento. Vedo la carnosina principalmente come trattamento preventivo, non tanto come un trattamento immediato per qualche disturbo specifico. Non produce effetti evidenti all’istante. Ma diversi test biochimici, analisi del sangue, e così via, mostrano un miglioramento complessivo nel corso degli anni”.

“Io uso la carnosina su pazienti che sono normalmente in buona salute e non hanno alcuna malattia. Non lo uso sulle persone che hanno la distrofia muscolare o altre malattie muscolari. So che alcune persone la prendono per questo motivo, ma io non so se funziona o no. Quindi è difficile distinguere e vedere un notevole miglioramento in una persona sana. È molto più facile da notare se qualcuno è malato e io o lei va meglio dopo l’assunzione. Ma è un integratore che è usato principalmente da persone sane nel lungo termine“.

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La carnosina: 5 cose da sapere sull’integratore dell’eterna giovinezza

La carnosina davvero fa ringiovanire? Molti medici famosi come il Dottor OZ pensano di sì. Ecco tutto quello che devi sapere prima di prenderla.

Personalmente la carnosina me l’ha consigliata una brava dermatologa (che intervisteremo presto) per contrastare i processi di invecchiamento della pelle. Secondo alcuni funziona abbastanza rapidamente: su Amazon, tanto per dire, ci sono recensioni di persone che dopo due settimane di uso hanno visto già sparire delle piccole rughe. Avranno ragione? La carnosina è un integratore alla moda, molti prodotti in commercio, comprese creme di bellezza, si vantano di contenerla (ma è quasi sempre fuffa).

Ma a noi di Wellblog piace fare le cose per bene, quindi abbiamo indagato un po’…

1. Che cos’è. La carnosina è una sostanza prodotta naturalmente dal corpo. Classificata come un dipeptide (un composto costituito da due molecole di aminoacidi collegati, la B-alanina e la L­istidina), è molto concentrata nel tessuto muscolare e nel cervello. Una forma sintetica viene venduta come integratore (L­carnosina) e pubblicizzata come rimedio naturale contro l’invecchiamento, perché protegge le proteine cellulari dai processi ossidativi. Ma c’è chi sostiene che possa aiutare a curare o prevenire anche una serie di malattie tra cui autismo, cataratta, complicanze del diabete, alta pressione e problemi renali. Inoltre, si dice che la carnosina possa stimolare il sistema immunitario, migliorare l’umore e la memoria, combattere le rughe, e preservare la vista.

2. Che dice la scienza. La ricerca conferma che la carnosina ha potenti proprietà antiossidanti: combatte lo stress ossidativo e riduce le infiammazioni. Grazie a queste proprietà potrebbe aiutare a proteggere contro una serie di condizioni legate invecchiamento (come il morbo di Alzheimer e malattie cardiovascolari). Tra i suoi fan c’è anche il celebre Dottor Oz, che nel 2012 ne ha spiegato i benefici sull’invecchiamento della pelle durante una delle sue trasmissioni. Jon Barron, altro famoso esperto di integratori, le ha dedicato un articolo entusiasta, dove spiega perché la carnosina aiuta la guarigione delle ferite, protegge il cervello, difende il fegato dai danni dell’alcool e il corpo dagli effetti della chemio.

3. E gli scettici? Ribattono che la maggior parte degli studi sono stati fatti su animali e pochi studi clinici hanno testato i potenziali benefici per la salute di assunzione di integratori di carnosina. In attesa di tali prove, è difficile dire come il consumo di carnosina può davvero migliorare il nostro stato di salute.

4. Carnosina e sport. Qualche tempo fa si è occupato di carnosina anche Mark Tallon, un esperto del sito Bodybuilding.com. Il suo articolo iniziava con un paragone tra la carnosina e la creatina. L’autore citava una ricerca dal Regno Unito, Stati Uniti e Giappone secondo cui la carnosina è un aiuto ergogenico che potrebbe anche eclissare il successo della creatina monoidrato. Ma servono altri studi per dirlo. Spiega Roberto Cannataro: “la carnosina vanta diversi studi (anche sull’uomo): sappiamo che nel muscolo la carnosina è il principale tampone, e per tale caratteristica può contrastare le variazioni di pH, questo significa poter produrre una maggiore quantità di acido lattico nei muscoli senza risentire della stanchezza“.

5. Quanta assumerne e dove trovare la carnosina? “La carne – continua Cannataro – ne contiene grosse quantità, ma come integratore non c’è bisogno di assumerla direttamente, per due motivi: così come tale è poco biodisponibile, e i muscoli sono ricchi di istidina, quindi è sufficiente prendere un integratore a base di beta-­alanina, molto ben assimilabile per creare la carnosina. C’è però un piccolo effetto collaterale: in dosi oltre il grammo la beta-alanina potrebbe provocare rossore e prurito (ma non è detto: quindi niente panico). Un dosaggio possibile è di 3­/4g al giorno per 4 settimane, seguite da un periodo di altre 4 settimane senza, in quanto i muscoli saranno ben pieni di beta-­alanina e (quindi carnosina), dunque potranno sfruttare la riserva”.

Marios Kryaziaris, tra i maggiori esperti di medicina antiage al mondo, e tra i primi a usare la carnosina come antiossidante suggerisce invece di non superare i 500 mg di carnosina al giorno, se si vogliono evitare effetti collaterali. “Ho iniziato con cinquanta milligrammi al giorno” – ha spiegato in un’intervista. “Ma ora vi consiglio una maggiore dose: circa duecento milligrammi al giorno. So che alcune persone usano 1 grammo o più al giorno, ma non vedo la ragione per questo. Penso che 200 milligrammi al giorno, in associazione con altri integratori, dovrebbe essere sufficiente per una persona sana”.

Nella stessa intervista, Kryazaris rivela alcune cose molto interessanti, qui trovate un estratto in italiano dove spiega come si prende e a cosa serve.

Quindi per rispondere alla vostra domanda su quanta carnosina assumere, la risposta è.. Dipende! Come sempre, il consiglio prima di prendere un integratore è consultare un medico (bravo).