Proteine vegetali in polvere? Non voglio discutere in questo articolo l’opportunità di utilizzarle o meno, ma solo darvi un po’ di indicazioni per sceglierle al meglio.
Per giudicare una proteina si usano vari indici, i due più utilizzati sono il BV o VB (Biological Value o Valore Biologico) ma anche il PDCAAS. Senza annoiarvi con una lezione di biochimica, provo a spiegarvi cosa significano in realtà questi indici.
Le proteine sono composte da 20 aminoacidi, che sono un po’ come i mattoncini LEGO: quando assumete una proteina è come se compraste una nuova confezione di LEGO. Ricordate? Ogni confezione era deputata a qualcosa: un’auto, una casetta e così via. Così è anche per le proteine che mangi: possono essere un muscolo, un struttura che regge delle foglie o dei semi….
Come per i mattoncini LEGO, ci sono alcuni aminoacidi molto frequenti altri più rari, alcuni che possono essere ricavati da altri, alcuni unici (come gli aminoacidi essenziali che non possiamo ricavare da altri, nda). Infine se vogliamo costruire una casetta coi mattoncini di un’auto, avremo difficoltà: se invece vogliamo costruire un’altra auto sarà più semplice, dunque proteine più simili alle nostre è più facili che ci siano utili: e quelle animali lo sono tutte, ma anche alcune vegetali hanno strutture simili alle nostre quindi abbastanza utili.
Le proteine vegetali
Le proteine vegetali, apprezzate non solo dai vegani e da chi segue un’alimentazione vegetariana, hanno tutte un difetto, poi non così grave, ovvero si trovano in una matrice dalla quale vanno estratte per ottenere una polvere, e questo avviene solo attraverso un processo industriale a volte complesso (questo ad esempio succede in minima parte per le proteine del latte). Più di una hanno pochi dei mattoncini che ci servono, o sono mancanti di alcuni. Ecco le principali, secondo processo di lavorazione, valore biologico, sapore e caratteristiche notevoli.
Soia
Il processo di lavorazione è complesso, il valore biologico medioalto, se si parla di polvere non ci sono ftati e fitoestrogeni.
Pisello
Il processo di lavorazione è mediamente complesso, il valore biologico medio, il sapore leggermente dolce.
Canapa
Il processo di lavorazione è mediamente complesso, il valore biologico medio, contiene un buon quantitativo di BCAA, il sapore è un po’ salato, spesso le polveri necessitano di più aromi per coprirlo
Riso
Il processo di lavorazione è meno complesso, il valore biologico medio basso, il sapore neutro.
Spirulina
Il processo di lavorazione è mediamente complesso, la reperibilità è limitata, è soggetta a possibili contaminazioni, il valore biologico è alto, il sapore neutro.
Riso+pisello
La combinazione che innalza il valore biologico e dunque potrebbe essere un ottimo prodotto vegetale, eventualmente con l’aggiunta di una parte di canapa o spirulina.