Vitamine del gruppo B: ci servono davvero tutte (assieme)?
In questo periodo la pubblicità ci propone spesso integratori a base di vitamina B ma ne abbiamo davvero bisogno o finiamo per vitaminizzare… la toilette?!?
Andiamo con ordine. Come è mia abitudine mi piace spiegare qual è la funzione della sostanza della quale parlo, perché penso sia fondamentale per giudicarne l’utilità. Una vitamina è una sostanza essenziale per il nostro organismo in quanto esso non è in grado di produrla ed una sua carenza conduce a gravi disfunzioni (e in alcuni casi la morte, nda).
Le vitamine si dividono in due grandi classi le liposolubili e le idrosolubili. Le prime si accumulano quindi è difficile andare in carenza ma facile è possibile avere sovradosaggio. Le altre sono facilmente eliminate dal nostro organismo tramite le urine, è però possibile incorrere in carenze.
Il gruppo B comprende la B1, B2, B3, B5, B6, B8, B9 e B12 che hanno funzioni simili, perché quasi tutte in un modo o nell’altro (sintesi dell’ATP o metabolismo dei carboidrati e dei lipidi) contribuiscono allo stato energetico del nostro organismo. Ma alcune hanno peculiarità proprie. Ad esempio B9 e B12 partecipano alla produzione di globuli rossi, e la seconda è molto utile in affezioni tendinee e neuromuscolari.
A mio parere, non ha molto senso o comunque non sempre è buona cosa assumere un integratore che le contiene tutte. Bisognerebbe valutare di volta in volta la situazione ed integrare quella o quelle che ci servono. La vitamina B6 per esempio è utile in caso da nausea specie durante la gravidanza (in questo caso si integra anche la B9 perché una carenza può provocare gravissime malformazioni al feto). La B12 invece può essere carente in diete vegetariane e vegane, essendo di prevalente origina animale, e ne andrebbero verificati i livelli. Insomma sì alla vitamina B, ma non indiscriminatamente e a patto che sia quella giusta per noi.